Al di fuori delle attività sanitarie, la competenza e la professionalità del TSRM possono essere messe a disposizione per la realizzazione di altri servizi a beneficio della popolazione, quali la protezione civile e il volontariato.
Con il nostro progetto in base al comma 2 della legge 225/1992 potremmo concorrere a far parte del Servizio Nazionale della protezione civile e metterci a disposizione di tutte le figure sanitarie eseguendo, ai sensi del D.M. 746/1994, esami radiologici sul posto con apparecchiature mobili.
Sia l'Italia in quanto territorio caratterizzato dalla presenza di vaste aree di montagna ed isole, lontane dai servizi per la salute e non adeguatamente servite da reti di telecomunicazioni, che l'impegno “fuori territorio” delle nostre Forze Armate, unito alla necessità di essere pronti a fronteggiare, da un punto di vista medico, grandi emergenze legate a fenomeni naturali o attacchi terroristici, pongono il problema di allestire strutture di assistenza potenzialmente dovunque ed in tempi brevi e naturalmente di avere il supporto di immagini radiologiche.
Tuttavia, poiché l’intervento di personale tecnico specializzato quale il TSRM è fondamentale per effettuare una diagnosi accurata e decidere la terapia adeguata, l’esecuzione di un esame radiografico sul posto deve essere integrato in un sistema di telemedicina.
Si tratta in pratica di portare “fuori dalle mura” alcuni servizi di diagnostica tipicamente ospedalieri. Per l’applicazione “real-time”, cioè di consulto in emergenza, il TSRM agirà da ponte di collegamento, attraverso un centro servizi in loco, con le varie unità specialistiche di un ospedale di riferimento che attraverso l’analisi in tempo reale delle immagini video, dei dati clinici rilevati dal medico locale e dei dati acquisiti con apparecchiature elettromedicali (ecg, ecc.), consentirà allo specialista (in remoto) di identificare la patologia e la relativa gravità e di indirizzare il paziente presso il più adeguato e più raggiungibile centro specializzato.
Il concetto fondamentale che sta alla base dello sviluppo della telemedicina e del nostro progetto è “muovere l’informazione diagnostica e non il paziente” in quanto lo scambio a distanza di informazioni diagnostiche può permettere di esaminare e trattare il paziente senza doverlo portare in ospedale, mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di assistenza medica specializzata.